La storia dello splendido cavaliere Darton che combatteva senza armatura!

La Chiamata del Re

Darton era un cavaliere strepitoso, suo padre era stato uno stupendo soldato a cavallo e suo nonno altrettanto. Durante gli allenamenti Darton si era confrontato con migliaia e migliaia di guerrieri provenienti da tutta la terra conosciuta e quando Sir. Mordir, capitano di lungo corso e ora responsabile per i tornei del reame, si era presentato al padre di Darton questo si commosse, si inginocchiò di fronte a Sir. Mordir e disse:<<E’ per me impossibile esprimere l’onore che fate a questa casa>>. Sir Mordir lo prese per un braccio e ricordandogli quanto fango avessero “mangiato” insieme in battaglia lo pregò di alzarsi e portarlo al cospetto di suo figlio, Darton, il giovane campione.

Darton fu tanto impressionato nel vedere la luminosa e scintillante corazza di Mordir che quasi non riuscì a parare il leggero fendente che il suo scudiero stava tirando. L’allenamento si arrestò ed il gruppo decise di recarsi verso le cucine per mangiare, festeggiare e parlare della futura grande carriera di Darton!

All’imbrunire Mordir carico di cibo, vino e racconti partì per tornare in città nonostante l’insistenza del suo vecchio compagno d’armi. Il Sir. partiva sì ma lasciando in casa un oggetto tanto prezioso quanto inaspettato: la “Chiamata del Re” ovvero un ceppo d’oro cosparso di gioielli e incisioni che davano la possibilità di presentarsi direttamente a Re Altalus per partecipare al Gran Torneo dei Mondi.

“Sarò pronto?”, si chiedeva Darton osservando il gioiello. Ormai non faceva differenza alcuna. Era stato chiamato! Doveva partire.

Il Torneo dei Mondi, le regole e l’arrivo di Solaman

Il Torneo dei Mondi si sarebbe svolto al chiuso di un’arena costruita appositamente per questo. Venticinque cavalieri al cospetto della famiglia reale. L’inizio del duello e la fine decretati solo e solamente dal Re. Normalmente non finivano a morte (i cavalieri servono in battaglia) ma, talvolta, venivano risolte in questo modo questioni di successione e di potere. Questioni politiche insomma.

Piccolo inciso, ogni cavaliere doveva restare chiuso nella sua stanza d’allenamento. Un salone messo a disposizione in una parte segreta del grande territorio governato da Altalus. Nessuno poteva vedere o comunicare con un altro partecipante e tutti, per partecipare, dovevano presentarsi con con un’armatura, una spada e uno scudo. Nessun destriero, nessuna lancia, solo braccia fiato e lotta!

Dopo una giornata passata a rassettare le armi ed allenarsi arrivò un messaggio scritto su vecchia pergamena e recante il sigillo reale, all’interno le seguenti parole:

Sono Solaman e che possano gli Dei dei mondi conosciuti bruciarmi vivo se ho mai partecipato ad un torneo. In più giuro sulla testa di chi mi é più caro e sulla mia davanti agli dei, di non aver mai preso parte a battaglia alcuna e di non aver mai praticato l’arte militare e delle armi.

Chiedo a voi cavalieri e a re Altalus, di partecipare al torneo, il perché lo scoprirete ora…

Fortudir, Signore del mio mondo, per punirmi mi fece tagliare il braccio sinistro con cui tastai il didietro di una damigella, a lui particolarmente cara. Dopo tale gesto mi arse all’altezza della spalla con un marchio da giovenca e mi disse: <<Rientrerai a casa quando vincerai il Torneo dei Mondi con un braccio solo, sconfiggendo TUTTI i partecipanti…>>. Sono ormai dieci anni che non vedo più le persone con cui sono nato e vissuto… Ora, vi chiedo inginocchiandomi, e al prezzo di morire, di partecipare per ricongiungermi se non con i vivi, almeno con i morti!

Una e una sola cosa chiedo, che vi presentiate senza armatura e scudo… Io mi presenterò completamente nudo come gli Dei mi hanno creato e, senza spada… voi potrete brandire la vostra arma invece poiché non chiederei mai a un cavaliere di separarsi dalla sua più fida alleata.

Inoltre io vi affronterò tutti, partirò dal primo cavaliere sino all’ultimo, o vincerò contro tutti o la mia impresa sarà vana…

Il padre di Darton si consigliò brevemente con il figlio e i più fidati scudieri e acconsentì. Come poteva un cavaliere non prestarsi, proprio in questa occasione, ad un gesto di pietà tanto banale. In ogni caso, Darton, non avrebbe probabilmente affrontato Solaman che, poveretto, sarebbe stato sconfitto al primo incontro.

Restarono tutti in quella stanza ad allenarsi cercando di intuire gli andamenti del torneo per altri quatto giorni poi, all’improvviso, la porta della stanza si apri!

L’arena e la battaglia

Due scudieri completamente vestiti di nero entrarono e chiesero:<<Chi é il cavaliere?>>, Darton fece un passo avanti. <<Preparati>>, dissero i due e Darton si chinò per prendere l’elmo ma, con un guizzo, uno dei due scudieri disse:<<Non ti servirà, ti batterai con Solaman>>.

Lo stupore si impadronì dei presenti ad un tratto, il padre di Darton disse al figliolo di non preoccuparsi:<<Prenderò io l’armatura e lo scudo, sconfitto Solaman le metterai per un prossimo incontro>>.

I due scudieri neri si guardarono, poi vista anche la giovane età del ragazzo, dissero rivolti al padre:<<Tuo figlio é l’ultimo cavaliere, battuto lui, Solaman sarà vincitore>>. <<Impossibile!>> ribatte il padre stridulo ma i due si erano già incamminati lungo il corridoio.

Cosa pensare ora? Un uomo nudo, senza spada, con un solo braccio, aveva sconfitto 24 cavalieri esperti in soli quattro giorni… tuttavia era tardi per pensare, l’unica possibilità era brandire Falconeer la grande spada del nonno e portarla nuovamente in battaglia, in questa come nelle altre mille che aveva combattuto. <<Darton>> disse il padre, <<Non allarmarti, saprai condurre Falconeer fino alla sua gola e Re Altalus avrà la testa di Solaman sul suo desco questa sera!>>. Dalton annuì con convinzione poi, i due scudieri gli misero in testa un sacco nero e partirono alla volta dell’arena.

Quando il sacco gli fu tolto dagli occhi Darton rimase accecato dalla sabbia bianca dell’arena e impressionato dalle persone sugli spalti. Si avvicinò barcollante nella sua cotta leggera di tessuto, lacci e bottoni brandendo stretta Falconeer! La mitica spada di grandi battaglie.

Darton notò che il re era sbadato e sbragato sulla sedia, quasi scocciato, e i cavalieri, le dame, perfino Mordir sembravano rassegnati… Chi con le mani in faccia, chi appoggiato ad uno scranno come per addormentarsi.

Quando Dalton fu al centro dell’Arena Re Altalus fece un cenno ai musici e questi diedero fiato alle trombe e colpi ai tamburi. Propio in quel preciso istante Darton vide un piccolo uomo avvicinarsi. Pareva pesare non più di cinquanta chili. Curvo da un lato come un vecchio ulivo stanco. Era Solaman e non era un gigante, ne un elfo o un uomo uccello come si era immaginato Darton nel tragitto fra la stanza e l’arena. Solo un uomo curvo da un lato, piccolo, leggero e senza un braccio. In più era completamente nudo e le sue pudenda ciondolavano malamente.

Scorse Solaman fermarsi vicino a un piccolo secchio di legno cui non aveva prestato attenzione e si avvicinò per dar luogo al tenzone. Appena giunto a una decina di passi Re Altalus si alzò gracchiando <<Si cominci!>> come se dovesse lanciare un richiamo stanco ad un cane disubbidiente.

Solaman, si chinò verso il secchio mentre Dalton corse verso di lui, l’improvvido cavaliere fece appena in tempo ad alzare la spada sopra la testa che un sasso lo colpi proprio sui denti. Immediatamente senti altre due pietre passare una vicino all’orecchio destro, l’altra appena sopra i capelli… La quarta pietra non la sentì arrivare ma gli fracassò la fronte buttandolo gambe all’aria in mezzo ad un fiotto di sangue lungo e denso….

Chiuse gli occhi ma non prima di sentire il re gridare dagli spalti:

“Eccove qua, n’altro st$£&@!”

E questa fu la fine di Darton, giovane st$£&@ senza armatura…

Tu vuoi finire fregato da Solaman che non aveva mai combattuto ma si era allenato dieci anni a tirare sassi, era nudo ma consapevole, oppure utilizzarai Pensione Privata© e TI PORTERAI SEMPRE DIETRO LA TUA ARMATURA qualunque cosa ti dicano gli altri?

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E poi, una volta letta chiediti:

A cosa non dobbiamo mai rinunciare per finire come quell'imbecille di Darton?

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Protezione, questa sconosciuta!

Dove ha sbagliato Darton? Vediamo insieme gli errori:

Ha dato retta a parenti e amici ma la pellaccia era la SUA!
Non ha pianificato, ha accettato senza preavviso e si è trovato spiazzato;
Non fatto affidamento su un METODO ma su Falconeer, nome blasonato e spada incredibile e immensamente costosa che però non é servita a nulla!
Ha rinunciato a qualcosa di fondamentale, il diritto di ottenere più informazioni quando la situazione non era chiara;
Mai, mai lasciar decidere ad altri del proprio futuro e MAI rinunciare a proteggere la propria vita!

Tradotto: se hai un abbonamento ad una qualsiasi pay TV con il supercalcissimo e non

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ZONA VERDE: é l'inizio dell'avventura. Le lancette sono generose e pensiamo all'immediato. E' un momento in cui il metodo Pensione Privata© ha un'importanza fondamentale e assolve un compito importantissimo: tradurre le azioni in serenità e darti la possibilità di programmare. Durante le varie attività della vita: tempo libero, nascita di un figlio, matrimonio, tutto é ok perché l'età é dalla tua parte e i risparmi sono per quello che tu definisci "il non si sa mai!". Ma pensaci bene! Quanta fatica fai per mettere via i soldi che dovrebbero servirti in caso di un imprevisto. Lascia perdere la questione scaramantica in cui siamo tanto bravi e diciamoci la verità... non hai abbastanza soldi tuoi per affrontare un qualsiasi problema che riguardi un infortunio o la tua salute. Non hai sufficienti fondi per continuare a vivere dignitosamente e pensare alla tua famiglia in modo adeguato fino alla zona rossa. E anche tu avessi il denaro sufficiente per far fronte a qualsiasi imprevisto chiediti: quanto intaccherai il tuo patrimonio pregiudicando comunque i tuoi investimenti futuri?
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Ma io sto parlando con una persona più consapevole di prima oppure no? Non hai ancora scaricato questa benedetta guida?

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